Crisi nella coppia
Il matrimonio, così come la convivenza, sono scelte di vita importanti, compiute quando i due partners si amano e stanno bene insieme.
Difficile pensare in quei momenti all’eventualità che un giorno la propria relazione, apparentemente così forte e salda, possa incrinarsi e portare le due persone ad odiarsi tanto, facendole desiderare di vivere lontane, senza avere più il minimo contatto.
Quando arriva la crisi, specialmente quando è inattesa, è normale che i due partners provino anzitutto un senso di incertezza, di smarrimento: in pochi giorni, talvolta in poche ore, tutte le proprie sicurezze svaniscono e il futuro appare quanto mai minaccioso.
Oggi si stima che la prima crisi arrivi dopo circa quattro anni di convivenza.
I motivi possono essere diversi: dalla litigiosità, alle incomprensioni, dalla gelosia all’offesa, dai cambiamenti dello stile di vita, alla nascita di un figlio, ecc...
Durante la crisi ci si accorge degli enormi cambiamenti prodotti dal tempo: giorno dopo giorno, goccia su goccia, questi cambiamenti non venivano notati (o si preferiva ignorarli), ma durante la crisi, essi appaiono in modo macroscopico, anche perché è lo stesso stato di stress che porta le persone ad ingigantire ulteriormente i già gravi problemi vissuti, a livello individuale e di coppia.
I conflitti, fino a quel momento inespressi, o non espressi compiutamente, improvvisamente si esasperano, i due partners cominciano a litigare davvero, parlando di tutte le loro insoddisfazioni, pronunciando parole ed insulti che non avrebbero mai pensato di poter dire un giorno alla persona che amavano e con la quale desideravano vivere.
Questo, della crisi, è sicuramente il momento peggiore, perché non si vedono vie d’uscita, perché tutto sembra ormai perduto. Eppure, non è detto che sia così. Non sempre: a volte si può imparare a ricominciare, a ricostruire.
La parola "crisi" viene dal greco Krísis (da kríno = io giudico) e significa scelta, giudizio, separazione. Quando c’è una crisi significa che è venuto il momento del giudizio, delle scelte, del cambiamento: tutto quello che c’era prima ora non può più esistere, a meno che non venga trasformato, adattato alle nuove esigenze di realtà.
Dopo la crisi nulla può tornare come prima: questa è forse l’unica certezza. Riflettere sulla propria vita, individuare le cause che hanno portato a questa forte incomprensione, a questo incrinamento del rapporto, può rendere, sorprendentemente, le due persone molto più forti, più consapevoli.
Decidere di continuare a vivere insieme richiede un rinnovato impegno verso l’altro: questa volta la spinta può non partire dal cuore, può essere più razionale, ma può comunque portare allo stesso risultato di portare un’atmosfera di affetto, solidarietà e benessere.
Comprendere che vivere insieme, fare gioco di squadra, può aiutare le persone a migliorare le proprie capacità di comunicazione all'interno della coppia, a favorire il mutuo supporto, così come la capacità di aiutare l’altro, superando il proprio interesse personale.
Ricostruire il rapporto dopo la crisi implica la volontà di affrontare insieme le difficoltà della vita, i momenti spiacevoli, mettendo un deciso freno alla conflittualità, ai risentimenti, ai comportamenti punitivi nei confronti del/della partner.
In questo nuovo rapporto l’amore si esprime molto più con scelte "di testa" anziché "di pancia" e forse per questo funziona molto meglio di prima!
Difficile pensare in quei momenti all’eventualità che un giorno la propria relazione, apparentemente così forte e salda, possa incrinarsi e portare le due persone ad odiarsi tanto, facendole desiderare di vivere lontane, senza avere più il minimo contatto.
Quando arriva la crisi, specialmente quando è inattesa, è normale che i due partners provino anzitutto un senso di incertezza, di smarrimento: in pochi giorni, talvolta in poche ore, tutte le proprie sicurezze svaniscono e il futuro appare quanto mai minaccioso.
Oggi si stima che la prima crisi arrivi dopo circa quattro anni di convivenza.
I motivi possono essere diversi: dalla litigiosità, alle incomprensioni, dalla gelosia all’offesa, dai cambiamenti dello stile di vita, alla nascita di un figlio, ecc...
Durante la crisi ci si accorge degli enormi cambiamenti prodotti dal tempo: giorno dopo giorno, goccia su goccia, questi cambiamenti non venivano notati (o si preferiva ignorarli), ma durante la crisi, essi appaiono in modo macroscopico, anche perché è lo stesso stato di stress che porta le persone ad ingigantire ulteriormente i già gravi problemi vissuti, a livello individuale e di coppia.
I conflitti, fino a quel momento inespressi, o non espressi compiutamente, improvvisamente si esasperano, i due partners cominciano a litigare davvero, parlando di tutte le loro insoddisfazioni, pronunciando parole ed insulti che non avrebbero mai pensato di poter dire un giorno alla persona che amavano e con la quale desideravano vivere.
Questo, della crisi, è sicuramente il momento peggiore, perché non si vedono vie d’uscita, perché tutto sembra ormai perduto. Eppure, non è detto che sia così. Non sempre: a volte si può imparare a ricominciare, a ricostruire.
La parola "crisi" viene dal greco Krísis (da kríno = io giudico) e significa scelta, giudizio, separazione. Quando c’è una crisi significa che è venuto il momento del giudizio, delle scelte, del cambiamento: tutto quello che c’era prima ora non può più esistere, a meno che non venga trasformato, adattato alle nuove esigenze di realtà.
Dopo la crisi nulla può tornare come prima: questa è forse l’unica certezza. Riflettere sulla propria vita, individuare le cause che hanno portato a questa forte incomprensione, a questo incrinamento del rapporto, può rendere, sorprendentemente, le due persone molto più forti, più consapevoli.
Decidere di continuare a vivere insieme richiede un rinnovato impegno verso l’altro: questa volta la spinta può non partire dal cuore, può essere più razionale, ma può comunque portare allo stesso risultato di portare un’atmosfera di affetto, solidarietà e benessere.
Comprendere che vivere insieme, fare gioco di squadra, può aiutare le persone a migliorare le proprie capacità di comunicazione all'interno della coppia, a favorire il mutuo supporto, così come la capacità di aiutare l’altro, superando il proprio interesse personale.
Ricostruire il rapporto dopo la crisi implica la volontà di affrontare insieme le difficoltà della vita, i momenti spiacevoli, mettendo un deciso freno alla conflittualità, ai risentimenti, ai comportamenti punitivi nei confronti del/della partner.
In questo nuovo rapporto l’amore si esprime molto più con scelte "di testa" anziché "di pancia" e forse per questo funziona molto meglio di prima!
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