Motivi e regole per iniziare a correre

1. Iniziare gradualmente 

2. Il ritmo giusto 

Enrico Arcelli, medico dello sport, uno dei massimi esperti del settore, dice che l’andatura ideale è quella che permette di scambiare con il compagno di corsa qualche parola. E non devono essere solo dei monosillabi. Se si corre da soli, ci si deve affidare al buon senso e chiedersi se si riuscirebbe a tenere una minima conversazione se si avesse un compagno.

3. L'obiettivo

Bisogna averlo e deve essere forte. Avere delle mete da raggiungere è fondamentale per non scoraggiarsi e mollare tutto alle prime difficoltà.

4. La fatica 

Non lasciatevi spaventare. All'inizio è inevitabile. Sappiate comunque che la corsa, se eseguita in modo graduale e costante, tende ad aumentare la resistenza alla fatica.

5. Scegliere bene il percorso 

Che sia pianeggiante, regolare (senza buche), meglio sterrato (se su asfalto sono d’obbligo le scarpe ammortizzanti), ombreggiato, lontano dal traffico e possibilmente panoramico.

6. L'abbigliamento 

Il classico abbinamento costituito da T-shirt e pantaloncini va bene, purchè di colore chiaro, di cotone o di speciali materiali traspiranti per lo sport (lycra). Bene anche la canottiera (indispensabile con le alte temperature) ed i pantaloncini da ciclista.

7. La ginnastica 

Se non ne sapete niente, evitate di farla. É meno pericoloso. Non eseguite nemmeno lo stretching. Infatti, seppur indispensabile prima e dopo la corsa, va fatto nel modo giusto e seguiti da un esperto, diversamente potrebbe risultare più dannoso che benefico.

8. Acqua fresca 

Se fa caldo o se si corrono molti chilometri va assunta tanta acqua (possibilmente ricca di sali minerali) non solo alla fine ma anche prima e durante lo sforzo. In alternativa all’acqua vanno bene gli integratori salini.

9. Lo stile 

Corri come sai: solo quando si sarà acquisita un po’ d'autonomia ci si potrà concentrare su un gesto atletico migliore. Il giorno in cui si è in grado di correre venti minuti di seguito si può fare attenzione a non tenere le braccia troppo alte o troppo basse, a non stringere i pugni ma a tenere le mani semi aperte e rilassate, a non correre troppo sulle punte ne sui talloni (ma a cercare la rullata del piede), a non essere rigidi come baccalà, ma neppure molli come budini, a non procedere ad ampi balzi, ma a tenere i piedi i più possibile vicini al terreno.

10. Dimagrire 

Se l'obiettivo è calare di peso, bisogna tener presente che inizialmente si può addirittura vedere l’ago della bilancia salire. Il fatto è che si perde grasso e si acquista “muscolo” è che il secondo è nettamente più pesante del primo. Andando avanti però, la corsa si rivela un'ottima cura dimagrante. I risultati migliori si ottengono correndo a lungo e lentamente.

11. Lo stile di vita va cambiato
La corsa deve entrare nella programmazione settimanale. Nel caso non si è veramente disposti a mutare abitudini, si troverà sempre qualche intoppo (o qualche scusa) che indurrà a rinunciare alla seduta prevista. Solo se si riesce a ritagliarsi con decisione il tempo necessario per l’attività sportiva si potrà acquisire un adeguato allenamento. La costanza ed il sacrificio sono, due cose fondamentali nella pratica della corsa.

12. La compagnia 
Generalmente correre con qualcuno aiuta. Però non sempre. Chi ha voglia di uscire da solo, non deve sentirsi in colpa (in questo caso saranno walkman e cuffiette a farvi compagnia). Quando invece manca qualche stimolo, è meglio cercare subito il supporto di un compagno. Aspettandoti ad una determinata ora, difficilmente ti tratterrai ancora al lavoro o a far altro.

corsa allenamento

13. Non correre con scarpe inadeguate 
Ad esempio quelle piatte del tipo Superga, quelle da tennis, da basket o, peggio, del genere con la suola altissima tanto di moda tra i giovanissimi. Le scarpe per gli altri sport, infatti, sono inadeguate per il gesto della corsa. Troppo pesanti o troppo leggere, sicuramente poco ammortizzanti, rendono più faticoso lo sforzo a livello muscolare e più lento e doloroso il recupero. In fin dei conti: si avvertirà prima la fatica e in ricordo rimarrà certo un discreto mal di gambe.

14. Se si soffre di mal di gambe 

Benvenuti tra i comuni mortali. Avere degli indolenzimenti, soprattutto le prime volte, è normale, esso dipende, infatti, da un eccesso di acido lattico. Gli esperti consigliano di non farci troppo caso e di eseguire lo stretching. Gioverà poi a fine allenamento, un bel bagno caldo e, soprattutto, continuare a correre. Se ci si ferma, infatti, i dolori restano!

15. A tavola

Non è necessario cambiare alimentazione, ma qualche attenzione bisogna averla. Essere regolari nel mangiare, evitando i grassi e gli alimenti sofisticati (insaccati, dolci, cibi piccanti, bevande alcoliche o gassate, ecc.) è di aiuto nella pratica sportiva. In particolare assicurarsi che siano passate alcune ore dal pasto principale prima di incominciare l’allenamento.

16. La doccia

Non è solo una questione d’igiene. Al termine dell’allenamento, non troppo calda, ma neppure ghiacciata, ha un vero e proprio effetto rigenerante. Usare poi, una crema idratante ed emolliente per il corpo, dopo la doccia.

17. Quante uscite?

Almeno tre la settimana, rigorosamente non consecutive. In questo modo gli stimoli forniti al nostro fisico sono davvero allenanti. L’organismo ha bisogno di reagire agli agenti stressanti con una certa frequenza per evitare che ogni volta lo sforzo si ripresenti come nuovo. Dopo 48 ore, infatti; Io stimolo allenante cessa. Il miglioramento, alternando la corsa al recupero, si osserva già nelle primissime settimane.

18. Non dimenticare le calze 

Meglio scegliere i modelli studiati per la corsa, in cotone o negli speciali materiali per lo sport. Da scartare quelle a buon mercato con le cuciture troppo grosse, che provocano abrasioni e vesciche.

19. L’orologio 

Non si deve diventarne subito schiavi. 
Da usare perseguire eventuali tabelle. Ma poi è meglio godere il bello di correre in libertà, senza l’assillo di minuti e secondi da bruciare.

20. I gadget 

Polsiere, fascette tergi sudore, walkman, contapassi, cerottini per naso: per pochi minuti di corsa non c'è bisogno di tutto questo All'inizio, piuttosto della musica è meglio abituarsi a sentire il proprio corpo. Quando poi si correrà da soli e a lungo, il walkman potrà tornare utile. Un accessorio utile può essere il cardio-frequenzimetro, che misura i battiti cardiaci, a patto che tuttavia se ne capisca la vera utilità.

21. Caro diario 

L’abitudine di annotare i dati di ogni singola uscita può diventare un ulteriore stimolo a continuare l’avventura della corsa. Tenere scritti gli allenamenti e registrare i miglioramenti aggiunge “carica” e voglia di fare. Oltre ai minuti di corsa vale la pena di segnare le sensazioni: a distanza di tempo sarà divertente rileggere il tutto e ripercorrere con la memoria la “magia” di certi piccoli successi.

22. Non correre troppo coperti 

Lo ripetiamo da sempre ma il vizio di macinare chilometri con tute e k-way anche con 30 gradi all'ombra è duro a morire. Cosi facendo si perde molto sudore, ma non un grammo di grasso, e alla fine si deve reintegrare la gran quantità di sali persi. Anche l’idea che sudando ci si purifica è da rivedere. Infatti, non è assolutamente vero che in questo modo si eliminano le tossine.

23. I centri sportivi 

Se non si vuole correre da soli, ci si deve informare presso una società podistica del posto, in modo da essere seguiti da persone competenti e di eventualmente, aggregarsi ad un gruppo. Correre in gruppo in effetti, è meno faticoso e più stimolante.

24. I falsi miti

Se correndo si è costretti a fermarsi per alcuni secondi ad un semaforo, non bisogna continuare a saltellare come se si dovesse fare la pipì. Si aspetta tranquillamente da fermi il proprio turno per passare. Si può stare tranquilli, non saranno certo pochi secondi di sosta a pregiudicare la continuità dell’allenamento o il “calore” dei muscoli. 

Buona corsa!

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